
Il Sentiero Rosso: il richiamo silenzioso della Terra
IL TAROCCO DEL MESE
breve premessa:
la settimana scorsa, stavo chiacchierando con Laura e ho avuto un'idea: "laura, che ne pensi se mettessimo in pratica il consiglio di Alessandra, (spiritual coach che ho avuto il piacere di conoscere ad un incontro i Laura in Natura a Pavia) e generassimo un mazzo di tarocchi nostro, per portare il nostro sentire attraverso la mia arte, il mio amore per gli animali e il richiamo della connessione che sentiamo nel profondo entrambe e che ci ha portate ad incontrarci, e le tue conoscenze in merito agli alberi e ai tarocchi?".
Ebbene, ieri sera, mentre eravamo in live, mi è venuta un'illuminazione e ve ne parlerò qui, ora.
Ci sono cammini che non scegliamo con la mente, ma che ci trovano quando siamo pronti. Il Sentiero Rosso è così: qualcosa di antico e familiare. Ne abbiamo parlato giusto ieri nel mio profilo instagram,, ma oggi sento il bisogno di andare più a fondo.
Cos’è il Sentiero Rosso?
Il “Red Path”, o “Sentiero Rosso”, è un cammino spirituale ispirato alle tradizioni dei popoli nativi americani. Non è una religione, né una moda: è uno stile di vita fondato sul rispetto, sulla verità e sull’armonia con tutto ciò che vive.
Un invito alla “CONNESSIONE”, parola che mi ha portata a creare un “vodcast” sul mio profilo, ogni venerdì, alle 20:30.
Camminare sul Sentiero Rosso significa scegliere, ogni giorno, di vivere in consapevolezza. Significa riconoscere la sacralità della Terra, l'importanza del silenzio, l'interconnessione tra tutti gli esseri. È una via del cuore e dello spirito, che non impone, ma insegna attraverso l’ascolto e l’esperienza.
Non ho mai partecipato a cerimonie come la capanna sudatoria, che mi ha fatto scoprire Fiore, fratello lupo, o pratiche di medicina della Terra. Eppure, nel dialogo nato ieri in Live, ho sentito forte il desiderio di provarle, magari in futuro, e di scoprire di più. Così ho iniziato a documentarmi e ho pensato di scrivere un piccolo articolo nel mio Blog.
I principi del Sentiero
Chi cammina sul Sentiero Rosso cerca di vivere con onestà, rispetto, responsabilità sopratutto, con intento e consapevolezza.
Alcuni insegnamenti chiave che si ritrovano in molte tradizioni indigene sono:
- Tutto è connesso: ogni essere vivente ha uno spirito, ogni azione ha un impatto.
- La Terra è sacra: la natura non è una risorsa da sfruttare, ma una Maestra da ascoltare.
- Cammina con bellezza (walk in beauty): agisci con grazia, parla con verità, vivi con integrità.
- Il cerchio non ha gerarchie: nella comunità spirituale ognuno ha il suo posto, nessuno è sopra l’altro.
Una spiritualità quotidiana
Camminare sul Sentiero Rosso non significa adottare una cultura che non ci appartiene, ma accogliere valori universali che risuonano in ogni cuore che cerca profondità. È un modo per riconnettersi alla Terra, al corpo, alla comunità. E, soprattutto, a se stessi.
Anche solo fermarsi qualche minuto al giorno per respirare, camminare in silenzio nella natura, dire una parola gentile o ascoltare senza giudizio… tutto questo è parte del cammino.
...E sapete qual’è la cosa più bella di tutto ciò?
Inconsapevolmente, io stavo già tracciando e seguendo questo sentiero. Eh già, basti pensare al libro che ho scritto a Gennaio:” Il Viaggio di Ahiga”.
Forse anche tu, leggendo queste parole, hai sentito quel richiamo. Non è necessario conoscere tutto per iniziare. Basta una scintilla. Un desiderio sincero di vivere con più autenticità e rispetto. Il Sentiero Rosso non si percorre da soli: ci si incontra lungo la strada, ci si riconosce, ci si sostiene.
Camminiamo insieme, con passo leggero e cuore aperto. La Terra sa chi siamo.
Il Bisonte: totem del cammino sacro
La Storia
Il bisonte americano è celebre per la caccia a cui è stato sottoposto nella seconda metà dell'Ottocento. Esso era indispensabile agli indiani perchè forniva loro tutto ciò di cui avevano bisogno: dalla carne alle pelli per i vestiti, per le tende. Abitava nelle praterie e nei boschi dell'America settentrionale, dal Messico fino al Canada. Viveva in branchi enormi, alcuni dei quali raggiungevano una lunghezza di 60 chilometri ed una larghezza di 40. La caccia cui fu sottoposto raggiunse il culmine con la costruzione della ferrovia del Pacifico, che attraversava il territorio dei bisonti, e fu tanto spietata che, alla fine del secolo scorso, rimasero in vita solo alcune centinaia di esemplari. Il governo intervenne in tempo per salvare la specie e così fu possibile riformare vari branchi per un totale di 30000 bisonti attuali. All'inizio della caccia, in Nordamerica vivevano 70 milioni di esemplari. Oggi ne restano poco più di 40.000. Si sarebbe anche rischiata l'estinzione se molte associazioni naturaliste, come ad esempio l'associazione Amici del Bisonte, fondata nel 1901, non si fossero prodigate per salvaguardarli. Ancora oggi, comunque, il bisonte rimane nella lista delle specie a rischio.
caratteristiche
I bisonti americani sono bovini molto robusti che possono arrivare anche a 1 tonnellata di peso, la parte anteriore del loro corpo è molto più sviluppata dei quarti posteriori. Sul dorso porta una gobba caratteristica e la sua testa è grossa e tondeggiante con corna robuste e ricurve verso l'alto e più corte rispetto agli altri bovidi. Il mantello è bruno-rossastro, con pelo spesso ed arruffato. Sul collo, sulla fronte e sulla gola il pelo è molto lungo. Le dimensioni del bisonte americano variano tra i 21 e i 35 cm di lunghezza. I maschi, più robusti delle femmine, possono raggiungere anche i 190 cm di altezza al garrese e pesano in media 750-900 kg.
Questo imponente animale vive in mandrie composte da 60-70 individui, tra i quali un gruppo di femmine adulte dominanti ed esemplari più giovani di entrambi i sessi. Durante la stagione invernale i bisonti si difendono dal freddo grazie alla loro folta pelliccia, ma sono costretti a scavare nella neve per trovare il cibo. Si ciba di erba, foglie, cespugli ed arbusti soprattutto la mattina e al crepuscolo; il resto della giornata è dedicato alla ruminazione, ovvero al rigurgitare il cibo già parzialmente digerito per una seconda masticazione.
La stagione degli accoppiamenti è verso le ultime due settimane di agosto. Tra i bisonti maschi scoppiano lotte furibonde per il possesso delle femmine, le quali raggiungono la maturità sessulae verso i 2 anni, mentre i maschi più tardi. La gestazione dei bisonti dura circa 9 mesi, al termine dei quali, di solito in primavera, nasce un solo piccolo. Per il primo anno di vita il piccolo bisonte viene nutrito con il latte di qualsiasi esemplare femmina del gruppo. La durata media della vita del bisonte americano è di 20-25 an
Habitat
Il bisonte americano abitava in branchi di migliaia di individui nelle praterie dell'America Settentrionale tra il Mississipi e le Montagne Rocciose.
La sua distribuzione andava dal New Mexico al sud del Canada. Con l'arrivo dei colonizzatori europei, che lo denominarono "Buffalo", il suo habitat si modificò radicalmente con la costruzione di fattorie ed insediamenti. Il bisonte sopravvive tuttora in aree protette come nel Parco Nazionale di Yellowstone.
il bisonte come totem

Sul Sentiero Rosso, ogni passo è una preghiera. E se c’è un animale che incarna questo spirito, è il bisonte. Forte ma silenzioso, antico come le pianure che lo hanno nutrito, il bisonte cammina con umiltà, maestà e gratitudine. Non corre, non domina, non pretende: avanza con il ritmo della Terra, in perfetta armonia con ciò che lo circonda.
Nelle tradizioni indigene, il bisonte è considerato un animale totem di grande potere spirituale, portatore di abbondanza, equilibrio e connessione con il sacro. La sua presenza ci ricorda che tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci viene dato — se camminiamo con rispetto e cuore aperto. Non si tratta solo di sopravvivere, ma di onorare la vita stessa, ogni giorno, in ogni gesto.
Se il Sentiero Rosso è una via del cuore, il bisonte è il custode silenzioso di quel cuore antico. È lui che ci insegna la medicina della perseveranza, della preghiera incarnata, della comunità. Seguendo le sue orme, impariamo a camminare più lentamente, più consapevolmente, con radici profonde e lo sguardo rivolto al Cielo.
...e per quanto riguarda gli alberi?
a questo ci ha pensato Laura:
Il concetto di Sentiero Rosso dei Nativi Americani, che rappresenta un cammino di crescita spirituale, equilibrio e connessione con la Natura, si abbina bene all'Arcano Maggiore "L'Appeso" (XII). Questo arcano simboleggia la riflessione e la ricerca di una nuova prospettiva.
Proprio come il Sentiero Rosso invita a esplorare il mondo interiore e a trovare il proprio equilibrio, "L'Appeso" incoraggia a vedere le cose da un altro punto di vista e a comprendere il valore della pazienza e della contemplazione.
Questo Arcano trasmette un messaggio di introspezione, crescita personale e la necessità di fermarsi per riconsiderare il proprio cammino.
Un albero che può essere associato al Sentiero Rosso e all'Arcano Maggiore "L'Appeso" è la Betulla.
La betulla è nota per la sua capacità di prosperare in condizioni avverse.
Questo riflette il tema dell’adattamento e della crescita personale, simile a quello rappresentato dall'Appeso.
Nella tradizione nativa americana, la Betulla è spesso vista come un albero di purificazione.
Questo si allinea con la riflessione che caratterizza l'Appeso, dove è necessario liberarsi di vecchie convinzioni per progredire e rinascere.
La Betulla è un albero che cresce in simbiosi con l'ambiente circostante, proprio come il Sentiero Rosso sottolinea la relazione tra l'individuo e la natura.
La betulla ha rami flessibili, che possono piegarsi senza rompersi. Questo simboleggia la necessità di essere aperti ai cambiamenti e alle nuove prospettive, un tema centrale nell'Appeso.
In sintesi, la Betulla incarna valori di resilienza, purificazione e connessione con la natura, rendendolo un simbolo appropriato sia per il Sentiero Rosso che per l'Appeso.
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